IL MORTO DEL MESE

venerdì 29 giugno 2012

Morì oggi - 29 giugno

Ettore Petrolini
(1884-1936)
Signore e signori, so che molti supercritici dopo essersi divertiti a sentirmi, vanno dicendo: "Sì, ma in fondo dice un mondo di stupidaggini." Ebbene, signori, ora basta. Vi dirò delle cose profonde filosofiche, scientifiche, dense di pensiero, di dottrina e di cultura.
(Incipit da La canzone delle cose morte)
Tantissimi anni fa moriva uno dei più grandi attori comici mai morti: Ettore Petrolini. Non ci dilunghiamo in paroloni e dettagli biografici, se volete c'è Wikipedia, ma se non ne avete mai sentito parlare potrebbe farvi bene guardare qualche suo spettacolo: Gastone, Fortunello (personaggio amato dai poeti futuristi), Nerone, Il medico per forza, Gita a li castelli, Ho detto al sole (purtroppo ho trovato solo la versione di Gigi Proietti) e Tanto pe' cantà (esatto, non è di Manfredi).
Son contento di morire ma mi dispiace.
Dopo la morte, che lo colse relativamente giovane per un'angina pectoris, fu seppellito con tanto di frac al Cimitero del Verano ("Creò osservando ed esternò ridendo", fece scrivere Trilussa), ma durante i bombardamenti del '43 la sua tomba fu addirittura colpita da una bomba (in seguito è stata ricostruita).
Imitare non è arte perché se così fosse ci sarebbe arte anche nella scimmia e nel pappagallo. L'arte sta nel deformare.
Fra gli innumerevoli omaggi all'attore romano ricordiamo, oltre alle svariate interpretazioni di Tanto pe' cantà, il Gastone di Proietti e quello di Alberto Sordi e la recentissima versione in salsa ghediniana del Fortunello di Crozza (segnalo senza motivo anche la versione dei Tre Allegri Ragazzi Morti e quella di Giuni Russo).

Vi lasciamo con un suo Verso Maltusiano:
Petrolini è quella cosa
che ti burla in ton garbato,
poi ti dice: ti à piaciato?
se ti offendi se ne freg.

Morirono così