IL MORTO DEL MESE

martedì 26 giugno 2012

Gad Beck (1923-2012)

BERLIN, BY THE WALL - A partire da questo momento non ci sono più gay sopravvissuti all'olocausto. Cala il sipario per Gad Beck, noto per la famosa canzone che fa "Gad Beck to where you once belonged".

Allo scoccare della guerra, il coraggioso Beck non fu deportato (in quanto di padre ebreo e madre tedesca, quindi mezzosangue), ma il suo fidanzato sì. Fece allora quello che qualunque innamorato avrebbe fatto: indossò un'uniforme della Gioventù Hitleriana e lo andò a liberare. Una volta fuori, però, il suo amante pronunciò le seguenti parole:
Gad, I can't go with you. My family needs me. If I abandon them now, I could never be free.
E tornò nel campo. Dopo aver aiutato un sacco di deportati a fuggire, Gad fu tradito da una spia della Gestapo, che lo fece infine deportare, poi la guerra finì. Ma della storia di Gad Beck non è che ce ne importi granché e non abbiamo manco tutti i torti, d'altronde... son froci, se la vedessero loro.

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Morirono così