IL MORTO DEL MESE

mercoledì 9 maggio 2012

Maurizio Cevenini (1954-2012)

BOLOGNA, ITALIA - Shock a Bologna: Maurizio Cevenini, consigliere regionale e quasi-candidato sindaco nella scorsa tornata elettorale, s'è gettato stamane dal terrazzo del palazzo della Regione; non so voi, ma a me sembra una reazione eccessiva alla partenza di Di Vaio (al quale nel 2010 soffiò l'ambito titolo di "bolognese dell'anno", ma l'attaccante si rifece l'anno successivo vincendo il premio di "parcheggiatore su strisce gialle dell'anno"). Già, perché Cevenini era molto noto e amato a Bologna, per tutto tranne che per la sua azione politica (non per niente sul suo sito ufficiale la voce "Politica" viene dopo "Calcio" e "Matrimoni"): oltre ad essere un grande supporter della locale squadra di calcio (soprannominato "il sindaco del Dall'Ara", era presidente dei tifosi rossoblu), era anche il celebratore ufficiale dei matrimoni civili in una città dove ormai due coppie su tre scelgono di sposarsi nella Sala Rossa del Comune; in sostanza nell'arco di dieci anni ha sposato mezza Bologna (anche le coppie più improbabili). Non stupisce quindi che fosse il favorito nella corsa a sindaco alle comunali del 2011, al termine del regno di terrore della Cancellieri; purtroppo durante la campagna elettorale ebbe un ictus e fu costretto a ritirarsi, lasciando la città in mano a un tizio che si chiama Virginio (durante la convalescenza i matrimoni furono celebrati dalla sua segretaria, che prima della cerimonia leggeva una lettera dove Cevenini si scusava per l'assenza). Peccato, alla fine era un bravo guaglione, dispiace pensare che il Cev non c'è più.

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Morirono così