IL MORTO DEL MESE

venerdì 24 settembre 2010

Teresa Lewis (1969-2010)

JARRATT, VIRGINIA, USA - Finalmente l'hanno fatta fuori. A nulla sono valsi i soliti appelli (tra i quali anche quello dello scrittore John Grisham, nientemeno) per commutare la pena di morte in carcere a vita: ieri sera alle 21 circa l'hanno legata al lettino e le hanno pompato veleno nelle vene, bye bye. Ma cos'ha fatto di tanto grave per vincere la pena di morte? Mah, niente di che, ha solo assoldato due killer con la commessa di far fuori marito e figliastro, con il fine ultimo di intascare le loro assicurazioni sulla vita.

Che dire, è andato tutto secondo i piani: i due killer sono stati arrestati e hanno confessato (carcere a vita per loro), la figliastra di lei, che era a conoscenza del piano, s'è beccata 5 anni per favoreggiamento e lei, Teresa Lewis, la pena di morte, alè.

Molti hanno obiettato che la Lewis era una stupidotta, il cui QI non superava 70, e per questo motivo non doveva essere ammazzata, ma i giudici della Corte Suprema se ne sono sbattuti, secondo loro 70 non è un cattivo punteggio per morire. E così, Teresa Lewis è stata la 12esima donna ad essere giustiziata negli USA e la prima donna ad essere ammazzata dallo stato del Virginia dal 1912 (anno in cui misero Virginia Christian sulla sedia elettrica).

Prima di morire ha consumato il consueto ultimo pasto: due petti di pollo fritto, piselli dolci col burro, un pezzo di torta e una Dr. Pepper... ma che merda! Ma ti sembra un menu da ultimo pasto??? Io avrei ordinato tanta di quella roba da morire d'indigestione sulla strada per il patibolo, stile Grande Abbuffata! Pensate, negli USA quasi un condannato su quattro come ultimo pasto chiede un hamburger, patatine fritte e coca cola...

Bah, americani...

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Morirono così