IL MORTO DEL MESE

lunedì 23 agosto 2010

Alberto Ablondi (1924-2010)

LIVORNO, ITALIA - Polvere era e polvere è ritornato Alberto Ablondi, vescovo cattolico di Livorno. Certo, è una bella sfida fare il vescovo nella città toscana, nota patria dell'anticlericalismo spicciolo, ma alla fine pare che non fosse poi tanto male: ad esempio, si prodigava per il dialogo interreligioso, soprattutto nei confronti dei perfidi giudei (grasso che cola, visti i tempi che corrono: oggigiorno tutto è un complotto sionista... come dire, è colpa degli ebrei se ci scopiamo di bambini).

Ma Ablondi va ricordato soprattutto per essere stato uno dei tre vescovi "coraggio" (gli altri furono Riva e Bettazzi) ad offrirsi in ostaggio alle BR al posto di Aldo Moro, invano. La richiesta alle BR non arrivò neppure, perché fu respinta prima dal Vaticano. Chiesero il permesso all'allora Sostituto della Segreteria di Stato Giuseppe Caprio, che rispose:
Non vede che stiamo finendo in braccio ai comunisti? Ha già fatto troppo il Papa, non occorre fare di più. Non c’è nulla da fare. È meglio che muoia un uomo solo piuttosto che tutta la nazione perisca... Ora che è venuto e che ha chiesto il nostro parere, le proibiamo di offrirsi in ostaggio
Vabbè, al di là di tutto, vescovi coraggio un par di palle: anche se la Chiesa avesse voluto salvare Moro, ve li immaginate i brigatisti che accettano? "Si, dai, facciamo a cambio, venite in via Montalcini 8, suonate al campanello con la stella a 5 punte, mentre fate le scale vi mettiamo Moro nell'ascensore". Bah.

Comunque, sempre meglio di tanti altri.

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Morirono così