IL MORTO DEL MESE

venerdì 12 marzo 2010

John Patrick Bedell (1973-2010)

WASHINGTON, WASHINGTON D.C. - State attenti ai programmatori di computer, non si riesce mai a capire cosa passa per la testa di questi individui. Non parliamo poi di quelli che si fanno le canne: la combinazione nerdaggine + marijuana può rivelarsi davvero micidiale. John Patrick Bedell era uno di questi pericolosi figuri, in più soffriva di disturbo bipolare, tanto per non farsi mancare niente.

Nonostante fosse un Democratico registrato, aveva sviluppato teorie vicine a quelle anarco-capitaliste (quante risate); fra tutte le sue deliranti esternazioni su internet segnaliamo l'unica che ci sembra valida:
One desired result of my effort is (will be) billions and billions of carefully cultivated, highly valuable cannabis plants growing throughout the United States with complete security of property. I have posted the image to the right in order to illustrate the use of cannabis as a monetary system using digital financial instruments. (...) One of the information currency units is drawn from a series with “one gram cannabis” with the underlying asset bla bla bla bla
In poche parole, il nostro eroe era andato oltre il semplice concetto di liberalizzazione della marijuana: voleva che il grammo d'erba diventasse addirittura la base del sistema monetario americano. Geniale.

Ma veniamo a noi. L'altro giorno, forse risentito del trattamento ricevuto dai federali quando lo arrestarono per via della sua piantagione di marijuana, si è recato armato di buone intenzioni al Pentagono. Al check-point della fermata della metro relativa al palazzo delle Difesa gli è stato chiesto il pass dagli sbirri addetti ai controlli, al che Bedell ha tirato fuori la pistola e ha iniziato a sparare. Avrà detto qualcosa del tipo "Ecco il mio pass, figli di puttana!". Non doveva essere un gran tiratore, visto che è riuscito a colpire solo di striscio i due agenti, mentre questi ci hanno impiegato solo 30 secondi a sparargli in testa.

Muore così un eroe della libertà.

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Morirono così